IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

IL_RICCO_IL_POVERO_E_IL_MAGGIORDOMOTITOLO: IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

GENERE: COMMEDIA

RATING:  * * * –

TRAMA:

Giacomo è un ricchissimo broker finanziario il cui unico scopo è il successo, il rischio ed il golf. Giovanni è il suo fido maggiordomo, con la passione per la filosofia dei samurai e per Dolores, la focosa domestica venezuelana di cui è perdutamente innamorato. Aldo è uno scapestrato che vive alle spalle della madre allenando una squadretta di calcio parrocchiale fatta di bambini extracomunitari e tentando di emulare, senza successo, suo padre nell’arte del venditore ambulante. Un incidente automobilistico ed un tracollo finanziario, porteranno i tre ad incrociare le proprie vite e destini per affrontare quello che Tonino Carotone giustamente definisce “Un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto ….!”.

(Regia: Aldo , Giovanni, Giacomo, Morgan Bertacca – anno 2014)

COMMENTO:

Dopo la battuta d’arresto de Il cosmo sul comò, che ha fatto temere la fine di un repertorio comico e di una onorata carriera cinematografica, un altro bel regalo del trio Aldo , Giovanni e Giacomo! Una commedia garbata e divertente, per godere le festività natalizie col sorriso e in leggerezza anche in tempi di crisi some questi. E non è un caso che la storia si muova proprio sulle corde della crisi, quella economica, quella familiare, quella personale, proponendo il valore della solidarietà come soluzione.

Certo non aspettatevi la freschezza e lo smalto dei primi film, ma  come ho avuto modo di ribadire più volte, l’arte del “far ridere“ è forse quella più ardua, e onore al merito dunque se dopo diciassette anni di carriera cinematografica (il primo esilarante film del trio fu Tre uomini ed una gamba del 1997) Aldo, Giovanni e Giacomo riescono ancora a regalare dei bei momenti spensierati ed intelligenti, senza costringere lo spettatore a portare all’ammasso il cervello come purtroppo deve fare per poter vedere quei tristissimi cine-panettoni, stile fratelli Vanzina, confezionati con parolacce, pernacchie, corna, puzzette e tette al vento.

Unica pecca l’evidente fatica degli autori nel trovare un finale alla storia, che termina in un tourbillon disordinato di matrimoni che si fondono con funerali, mariachi con il sombrero, preti pignoli e calcio parrocchiale; un minestrone troppo carico di ingredienti che appesantisce la leggerezza e linearità mantenuta dalla narrazione per quasi tutta la durata del film. Ma è un peccato veniale che si perdona subito ad un trio che dà il meglio di se negli spazi ristretti dell’angusta casa di Calcedonia, la madre burbera ma saggia di Aldo, dove le differenti maschere e personalità dei tre attori si incontrano e scontrano dando origine alla loro inconfondibile ed originale comicità.

8 pensieri su “IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

  1. lapinsu

    Negli ultimi tempi li ho un po’ mollati, più o meno dal “ma tu la conosci claudia” o qualcosa di simile.
    Li ho sempre considerati molto poco cinematografici, più adatti a brevi scenette comiche o impersonare personaggi macchiette (se ripenso a I Bulgari ho ancora le lacrime agli occhi).
    La loro dimensione naturale è sempre stata Mai dire gol, secondo me, e gli esperimenti al cinema sono stati tutti vani tentativi di riportare su pellicola la brillantezza teatrale. Si salvano giusto i primi due film, il resto è fuffa. Divertente, ma sempre fuffa.

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  2. admin1962 Autore articolo

    Acc…. cattivissimo!!!
    Si, sicuramente rendono più in teatro che al cinema (primi tre film a parte) ma come ho già scritto sono molto indulgente con chi si impegna per regalare risate al prossimo e poi gli riconosco il merito di aver inventato uno stile originale ed intelligente che non hanno copiato da nessuno!
    Comunque a me hanno regalato un po’ di spensieratezza e a Natale, visti i tempi, non è poco! 😉
    Grazie Lap! 🙂

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  3. lupokatttivo

    Metto il like alla rece, sempre ben fatta, al film no, anche se non l ho visto, saro’ banale ma x me i tre in questione hanno iniziato e finito la loro carriera con tre uomini e una gamba. Gli altri mi danno tanto l idea di essere sempre uguali a tre uomini e una gamba…. E come dire, per me uno basta e avanza. Un salutone ale e un buonissimo natale

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  4. admin1962 Autore articolo

    Eh eh, oggi sei super-critico!
    Ciao Lupo e grazie mille, auguro anche a te Buon Natale e buone feste da passare in serenità e salute in compagnia delle persone che ami! 😉

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  5. Francesco

    Non posso dire che sia il peggior film del trio solo perchè non ho avuto la sfortuna di vedere il cosmo sul comò e di conseguenza non posso dare un giudizio assoluto ma posso sicuramente dire che è il peggior film del trio che abbia mai visto. Non che mi aspettassi la verve dei primi due film ma almeno qualcosa di più rispetto alla banda dei babbo natale e invece non ho fatto che pentirmi continuamente della scelta fatta per tutta la durata del film. Battute assolutamente scontate e per niente divertenti. Recitazione inesistente così come la trama. Non salvo niente. Non darò più al trio un’occasione.

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    1. admin1962 Autore articolo

      WoW, ti ha proprio deluso!!!
      Devo dire che a me non è dispiaciuto e ribadisco che l’arte di “far ridere” è quella secondo me più difficile, per questo sono bonario con chi ci prova …
      Comunque, leggendo i tanti commenti sui film comici, ho anche imparato che l’umorismo è uno degli aspetti della personalità più soggettivo ed imprevedibile che esista …!
      Grazie per la tua partecipazione Francesco! 🙂

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