THE BEEKEEPER

TITOLO: THE BEEKEEPER

GENERE: AZIONE

RATING:  * * *

TRAMA:
Adam Clay è un uomo solitario e silenzioso che fa l’apicoltore, o almeno così sembra. Pratica la sua passione in una piccola fattoria del Massachusetts di proprietà dell’anziana signora Eloise Parker, per la quale lavora come tuttofare aiutandola a mandare avanti l’attività. Una brutta sera l’anziana signora riceve uno strano messaggio sul suo computer che le dice di chiamare subito una fantomatica società perché il suo hard-disk è stato infettato da un virus. La donna, spaventata perché su quel pc ha tutte le foto dei figli e gestisce i fondi di una società di beneficenza, cade nel tranello. Si tratta infatti di una truffa informatica e in un attimo tutti i suoi risparmi, compresi quelli del fondo di beneficenza, vengono prosciugati. Presa dalla disperazione Eloise si suicida. Di fronte a questa tragedia Adam Clay rivelerà chi è veramente e riprende il suo vecchio ruolo di Beekeeper, quello di agente operativo dalle doti straordinarie di una potente organizzazione segreta incaricata di vegliare “sull’alveare”, ovvero correggere e distruggere le anomalie e i pericoli presenti all’interno della società americana come un anticorpo a tutela del sistema collettivo, agendo in completa autonomia e seguendo unicamente il proprio giudizio come farebbero le api….
(Regia: David Ayer – anno 2024)

COMMENTO:
Penso che noi tutti abbiamo una qualche sensibilità particolare, un nervo scoperto che quando sfiorato ci provoca insofferenza, fastidio o dolore. Il mio riguarda l’ingiustizia, in particolare l’ingiustizia nei confronti dei più deboli e fragili della società: vecchi, bambini, persone sole, i semplici, gli invisibili, gli onesti, gli incapaci a fare del male. Ogni volta che qualcuno si accanisce contro di loro mi sale un dolore frammisto a rabbia che mi fa star male; anche gli organi interni si ribellano e vorrebbero schizzare fuori dal corpo, quasi a voler ripudiare la loro appartenenza al genere umano.
Non passa giorno che governi/politici/forze dell’ordine corrotti non tradiscano il loro mandato deviando le vite ed i destini delle persone comuni, che organizzazioni criminali non distruggano vite, che multinazionali non infiammino il mondo con le guerre o decidano con le loro speculazioni il benessere o la fame delle nazioni, sino ad arrivare alla distruzione degli ecosistemi e a minare la stessa sopravvivenza della specie.
Più si sale di livello e più l’ingiustizia accende un fuoco dentro che logora. E’ allora che benedico film come questi, film dove eroi solitari spezzano il male, fermano le devianze e le storture delle istituzioni, sconfiggono organizzazioni criminali, incastrano i poteri forti, arrivano agli intoccabili; novelli titani che sollevano l’umanità dall’oppressione, angeli vendicatori che ristabiliscono la giustizia e l’armonia nel mondo. Storie inverosimili, certo, ma che agiscono come un balsamo ristoratore liberandomi dalla morsa che stringe stomaco e mente, da quel peso che schiaccia i polmoni e la gioia di vivere. Al termine del film anche il respiro diventa più ampio e leggero facendomi godere l’illusione della giustizia. Si può pretendere altro?
E allora ben vengano questi film. The beekeeper, Man on Fire, The Equalizer 1, 2, 3, Anonymous, Taken e simili, sono il mio armadietto personale di ansiolitici e antidepressivi! E a chi, condizionato da chissà quali lezioni di catechismo, mi parli di “perdono” rispondo con la frase memorabile di uno di questi vendicatori che tengo ben incorniciata nella mia mente:

Il perdono è una questione tra Dio e loro, io mi limito ad organizzare l’incontro”!

Voto: 8

2 pensieri su “THE BEEKEEPER

  1. Giovanni

    Grazie ad Alessandro Murtas, per le sue ottime recensioni. Il film 🎥 di stavolta, votato con 8, diventa per me da 10 e lode, tanto viene valorizzato dal commento di Alessandro.

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  2. admin19 Autore articolo

    Ciao Giovanni, grazie per il tuo feedback, troppo gentile! ☺️

    Il motivo per cui mi piace scrivere è proprio la condivisione, quindi grazie ancora.

    In merito al voto di pancia sono d’accordo con te, come avrai capito questi film sui vendicatori dei più deboli mi danno una gioia che mi appaga per giorni, anche se illusoria, ma del resto il film non sono forse il prodotto della macchina dei “sogni”?

    Ma accogliendo sul blog ogni genere cinematografico devo tenere una valutazione più razionale ed equilibrata per poter esprimere dei giudizi anche su altre tipologie d film che elicitano emozioni differenti.

    Spero di avere ancora il piacere dei tuoi commenti , a presto Giova! 😉

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