NAPOLEON

TITOLO: NAPOLEON

GENERE: STORICO

RATING:  * * –

TRAMA:
Il film ripercorre la carriera di Napoleone Bonaparte, da sconosciuto ufficiale d’artiglieria corso, a imperatore, accostando il mito del condottiero alle vicende più umane narrate attraverso la sua burrascosa storia d’amore con Giuseppina di Beauharnais.
(Regia: Ridley Scott – anno 2023)







COMMENTO:
“Perplessità”… questa è la parola che meglio descrive la sensazione che mi ha lasciato il film. Dalla regia blasonata di Ridley Scott e il calibro dell’attore protagonista mi aspettavo molto di più e poiché la bravura di Joaquin Phoenix non è in discussione, direi che la delusione deriva da una regia che ha prediletto la cronaca storica alle emozioni. Sembrava di vedere il mio vecchio libro di storia delle superiori per immagini cinematografiche, dove le enormi potenzialità espressive di Joaquin Phoenix sono ridotte a quelle degli statici busti in marmo che ritraggono Napoleone Bonaparte nei musei.
Il film inizia quasi subito mettendo in scena il petto del cavallo sul quale sedeva l’allora sconosciuto ufficiale di artiglieria Napoleone, squarciato da una palla di cannone, fotogrammi trash, inutilmente scioccanti; un artifizio macabro e raccapricciante usato per coinvolgere lo spettatore, una caduta di stile indegna di Ridley Scott.
Ho visto poi un uomo in balia dell’ambizione più sfrenata, pagata con sangue di tre milioni di morti sui campi di battaglia condotti dal “duce” francese, una vita dedicata al potere e alla guerra.
Ho visto milioni di uomini usati come carne da cannone servire i loro generali per fame.
Ho visto un uomo iniziare la propria carriera combattendo contro la monarchia e i suoi sostenitori, diventare poi re ed imperatore.
Ho visto un uomo che imponeva alla sua donna quali frasi d’amore e di auto celebrazione doveva proferirgli.
Ho visto nella storia di quegli anni il classico schema che si ripete ancora ai giorni nostri: miliari ambiziosi che fanno carriera mettendo il loro esercito al servizio delle ambizioni di altri uomini.
Ho visto questo ed altro, ma tutto senza alcun coinvolgimento emotivo, a parte per il povero cavallo della prima battaglia, un peccato mortale per qualsiasi regista e per le straordinarie risorse messe a sua disposizione.
Voto: 6

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